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MALATTIE PROFESSIONALI
- Responsabilità datore di lavoro
- Sostanze nocive
- Esposizione amianto
- Lavori usuranti la salute del lavoratore
Se il lavoro nobilita l’uomo, altrettanto si può dire circa il giusto indennizzo per un danno subito durante il suo svolgimento.
L’eterno conflitto fra i risarcimenti Inail e quelli a cura del datore di lavoro ci chiama sempre più spesso in campo: ambito che ben conosciamo e difendiamo a favore dei dipendenti che hanno subito un danno.
Quando la responsabilità di un danno si attribuisce al datore di lavoro, il lavoratore che lo ha subito ha diritto non solo all’indennizzo Inail, ma anche al risarcimento del cosiddetto danno differenziale. Così si definisce la differenza, appunto, tra quanto versato dall’Inail a titolo d’indennizzo per infortunio sul lavoro o malattia professionale, e quanto possibile chiedere al datore di lavoro a titolo di risarcimento del danno in sede civilistica.
Se poi l’indennizzo Inail non è di per sé sufficiente a coprire il danno subito, il dipendente ha diritto di richiedere al datore di lavoro anche il risarcimento per danno biologico.
Una recente sentenza della Corte Suprema ha stabilito che. quando il datore di lavoro è direttamente responsabile per l’infortunio o malattia professionale del dipendente, è tenuto a risarcire il danno oltre all’indennizzo corrisposto dall’Inail. La sentenza si riferisce ai sempre più frequenti casi d’inadempienza agli obblighi di sicurezza e tutela della salute sul luogo di lavoro.